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Trento, 1 aprile 2008
ESTENDERE IL COLLEGAMENTO FERROVIARIO ROVERETO-ARCO-TIONE FINO A PINZOLO
Proposta di mozione presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

Con la presente proposta di mozione si intende sollecitare la Giunta provinciale a valutare la fattibilità tecnica ed economica dell’estensione dell’ipotizzato collegamento ferroviario Rovereto-Arco-Tione fino a Pinzolo, immaginando il possibile capolinea o presso l’attuale stazione di partenza degli impianti per il Doss del Sabion, oppure in località Tulot, dove dovrebbe partire la telecabina del collegamento sci-impiantistico Pinzolo-Madonna di Campiglio.

Come noto la Giunta provinciale ha dato il via lo scorso anno al progetto denominato “Metroland” per collegare velocemente le valli del Trentino con il capoluogo per mezzo di nuove linee ferroviarie. Tra i quattro corridoi previsti anche nel Piano Urbanistico Provinciale adottato dalla Giunta nel settembre scorso ed all’ordine del giorno del Consiglio provinciale nei prossimi mesi, vi è il corridoio “Trento-Rovereto-Alto Garda-Giudicarie esteriori ed interiori”, in sintesi Rovereto-Arco-Tione. Ora, poiché le Giudicarie sono una delle aree meno e peggio collegate con Trento e con Rovereto e visto che la ferrovia potrebbe avere un utilizzo anche a fini turistici, sarebbe interessante immaginare che Tione non diventasse solo il capolinea, ma potesse essere una tappa provvisoria ed intermedia di un collegamento indirizzato a coinvolgere anche la Val Rendena ed i suoi luoghi di maggiore attrattiva turistica, cioè Pinzolo, Sant’Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio (oltre a qualche luogo della bassa e media valle, come ad esempio Spiazzo, o Strembo con la sede del Parco naturale Adamello-Brenta). Tra l’altro il contestato collegamento tra Pinzolo e Madonna di Campiglio per mezzo di un nuovo sistema di impianti a fune non ha ancora preso il via e dunque non sono ancora stati investiti soldi pubblici che potrebbero eventualmente essere dirottati sulla modalità ferroviaria, questa sì una vera alternativa al trasporto su gomma. Nel caso minimale si dovrebbe dunque valutare la fattibilità di un collegamento ferroviario tra Tione e Pinzolo, con arrivo presso la stazione di partenza degli impianti a fune per il Doss del Sabion; nel caso di massima, andrebbe invece valutata seriamente l’ipotesi di collegare successivamente Pinzolo con Sant’Antonio di Mavignola e con Madonna di Campiglio (per poi proseguire eventualmente verso Passo Campo Carlo magno, Folgàrida, Dimaro ed innestarsi così sulla ferrovia Trento-Malé). Vero è che rispetto ad una telecabina i costi sarebbero maggiori, così come i presunti impatti ambientali e che le pendenze tra le tre località difficilmente permetteranno un percorso a cielo aperto (per ridurre le pendenze infatti si dovrebbe allungare il percorso in galleria, con conseguente aumento dei costi), ma la possibilità di percorrere alcuni tratti in galleria salverebbe anche i luoghi paesaggisticamente più importanti che invece i tralicci e le funi della telecabina rovineranno inevitabilmente. 

In tutti i casi, la ferrovia potrebbe, sul modello vincente adottato in Svizzera da decenni ma anche in Alto Adige (ferrovia della Val Venosta) dimostrarsi elemento vincente sia sul versante della mobilità e dei trasporti, sia su quello turistico rappresentando in sè un’attrattiva di rilevante interesse alpino.

Ciò premesso

il Consiglio impegna la Giunta provinciale

1. a valutare la possibilità di prolungare il corridoio ferroviario Rovereto-Arco-Tione fino a Pinzolo ed a Madonna di Campiglio, stimando i costi ed i tempi di realizzazione;

2. a promuovere in Val Rendena uno o più incontri aperti alla partecipazione degli amministratori, degli imprenditori e della popolazione locale, al fine di raccogliere pareri e manifestazioni di interesse per la realizzazione di questo tipo di opera. 

Cons. prov. dott. Roberto Bombarda

     

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